Descrizione
Che salita! Qui c'è un pianoro con una magnifica vista; e questo masso è enorme!
Sei giunto finalmente a scoprire il punto di partenza di tutto ciò che hai visto e sentito; perché qui vissero i primi abitanti di questi luoghi a partire dal 3500 a.C. I primi furono cacciatori che utilizzavano le grotte naturali per ripararsi ma, a partire dal 1100 a.C., furono contadini ed allevatori provenienti dalla Pianura Padana (Civiltà del vaso a bocca quadrata) che per allevare il loro bestiame e coltivare graminacee e leguminose, disboscarono il terreno e costruirono terrazzamenti. Il masso erratico, lasciato dal ghiacciaio alla fine della quarta glaciazione, era un luogo di culto: lo testimonia la presenza di 11 coppelle sacrificali incise sul masso stesso. Contro il masso sorgeva una capanna con il fuoco, di cui restano tracce ora coperte dai rovi; la vita della piccola comunità ha lasciato tracce: asce in pietra levigata, macine a sella, colatoi, fusaiole, pesi per telaio e vasi di pregevole fattura. Il materiale ritrovato durante gli scavi è conservato nel Museo del CORSAC a Cuorgnè. Questa non era l'unica comunità esistente; ad esempio altri insediamenti si trovavano sull'altura che oggi chiamano Montpont, in località Campidaglio.
Uomini primitivi dunque?
Se vuoi chiamarli così perchè furono i primi... Ad essi ne seguirono altri di origine e provenienza diverse: a lasciare qualche traccia, specie nei toponimi e nelle tradizioni, furono i Celto - liguri ed i Romani che, pur non giungendo a Pont con i loro eserciti, imposero un modello di vita e di amministrazione a tutti i territori sotto il loro dominio.
Sei giunto finalmente a scoprire il punto di partenza di tutto ciò che hai visto e sentito; perché qui vissero i primi abitanti di questi luoghi a partire dal 3500 a.C. I primi furono cacciatori che utilizzavano le grotte naturali per ripararsi ma, a partire dal 1100 a.C., furono contadini ed allevatori provenienti dalla Pianura Padana (Civiltà del vaso a bocca quadrata) che per allevare il loro bestiame e coltivare graminacee e leguminose, disboscarono il terreno e costruirono terrazzamenti. Il masso erratico, lasciato dal ghiacciaio alla fine della quarta glaciazione, era un luogo di culto: lo testimonia la presenza di 11 coppelle sacrificali incise sul masso stesso. Contro il masso sorgeva una capanna con il fuoco, di cui restano tracce ora coperte dai rovi; la vita della piccola comunità ha lasciato tracce: asce in pietra levigata, macine a sella, colatoi, fusaiole, pesi per telaio e vasi di pregevole fattura. Il materiale ritrovato durante gli scavi è conservato nel Museo del CORSAC a Cuorgnè. Questa non era l'unica comunità esistente; ad esempio altri insediamenti si trovavano sull'altura che oggi chiamano Montpont, in località Campidaglio.
Uomini primitivi dunque?
Se vuoi chiamarli così perchè furono i primi... Ad essi ne seguirono altri di origine e provenienza diverse: a lasciare qualche traccia, specie nei toponimi e nelle tradizioni, furono i Celto - liguri ed i Romani che, pur non giungendo a Pont con i loro eserciti, imposero un modello di vita e di amministrazione a tutti i territori sotto il loro dominio.
Bibliografia
Tratto da:
"Sui Sentieri della Val Soana - Itinerari alla scoperta della Storia e della Cultura Alpina" Autori vari - Edizioni CDA (Torino)
"Sui Sentieri della Val Soana - Itinerari alla scoperta della Storia e della Cultura Alpina" Autori vari - Edizioni CDA (Torino)
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Monte Uliveto |
Telefono | 0124.85484 (Ufficio Turistico) |
Mappa
Indirizzo: Borgata Santa Maria, 3, 10085 Santa Maria TO, Italia
Coordinate: 45°25'25,6''N 7°36'27,7''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
Borgata Santa Maria