Riferimenti normativi
Decreto Legislativo n. 33/2013, Art. 30.
Documenti
Beni confiscati e destinati dall'ANBSC ai sensi dell'art. 48 comma 3 lettera c) del D.Lgs. n. 159/2011
I beni confiscati alla criminalità organizzata, rappresentano un patrimonio di enorme valore non solo per l’oggettivo prestigio patrimoniale di tali immobili, ma soprattutto per il loro grande significato simbolico: sono, infatti, il segno tangibile dell’azione dello stato contro le mafie.
La legge n. 575/1965 e s.m.i. e il D.Lgs. 159 del 6 settembre 2011 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché delle nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136), individua i Comuni quali destinatari di diversi beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, da utilizzare per fini istituzionali o sociali.
Ai sensi dell’art. 48 comma 3 lett. c del nuovo Codice, gli Enti Territoriali sono tenuti a predisporre, sotto esposto, apposito elenco da pubblicare e aggiornare periodicamente
La legge n. 575/1965 e s.m.i. e il D.Lgs. 159 del 6 settembre 2011 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché delle nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136), individua i Comuni quali destinatari di diversi beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, da utilizzare per fini istituzionali o sociali.
Ai sensi dell’art. 48 comma 3 lett. c del nuovo Codice, gli Enti Territoriali sono tenuti a predisporre, sotto esposto, apposito elenco da pubblicare e aggiornare periodicamente
Ultimo aggiornamento pagina: 21/03/2025 11:43:17
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